Cosa significa ricablaggio?
Significa mettere a nuovo l’intero sistema di cavi presenti in un’abitazione, al fine di aumentarne le prestazioni energetiche e renderla più sicura. Ovviamente questo procedimento ha senso quando la casa in questione è piuttosto datata e presenta, o ha presentato, qualche tipo di problema dipendente dall’impianto elettrico.
È probabile che una casa che non sia stata ricablata negli ultimi 30 anni possa avere bisogno di un’operazione di questo tipo: per fare questo, bisogna verificare se è stato eseguito un ricablaggio controllando le zone più superficiali del cablaggio, e verificando quanto sono datate le centraline.
I vantaggi del ricablaggio
I vantaggi principali di un ricablaggio totale sono tre:
- sicurezza: un sistema elettrico perde la sua efficacia con l’avanzare del tempo, per via dell’usura dei cavi. Questo può causare problematiche più o meno gravi, che possono andare dal frequente scatto del contatore al pericolo d’incendio: un ricablaggio riduce al minimo questo tipo di rischi, permettendo agli inquilini di vivere tranquillamente e senza pensieri all’interno della loro dimora;
- comfort: nel momento in cui si decide di procedere con il totale ricablaggio di un edificio, sarebbe bene considerare se si desidera qualche tipo di implementazione. Di fatto, si sta costruendo una nuova casa a livello elettrico: se si vuole dotarla di un allarme, di un sistema anti-incendio, di un climatizzatore o di qualsiasi altra cosa che necessiti di alimentazione cablata, è il momento giusto per pensarci;
- valore dell’immobile: non indifferente è anche il salto qualitativo che farà il valore economico della casa, che verrà valutata migliaia di euro in più rispetto a prima. Se mai si dovesse decidere di vendere la casa, essa sarà classificata con un valore immobiliare superiore rispetto a prima.
Come funziona il processo di ricablaggio
Sopralluogo e revisione
Il primo passo per procedere al cablaggio di un edificio è farsi un’idea della sua mappa generale, tracciando la posizione di luci, prese e qualsiasi dispositivo elettrico presente all’interno: è un piano anche consultare gli inquilini e preparare eventuali spot per il futuro - come entrate Ethernet in alcune stanze, oppure aggiungere prese elettriche dove un giorno si potrà posizionare una TV. Anche aggiungere interruttori in stanze molto spaziose, o prevedere un’illuminazione automatica negli anni a venire sono considerazioni da fare.
È possibile che questo tipo di operazioni prevedano di spostare alcune delle connessioni principali: in questo caso, è importante preparare in anticipo uno schema della pianta della casa, prevedendo quali tipologie di sostituzioni sarà necessario portare a termine.
Nell’analisi del sistema elettrico della casa un controllo andrebbe fatto anche sui materiali che costituiscono la casa, poiché alcune operazioni potrebbero andare a cozzare con l’attuale composizione dell’abitazione.
Attuazione
Il ricablaggio viene effettuato in due diversi momenti:
- primo intervento: questa operazione prevede i lavori più “strutturali”, come per esempio il sollevamento della pavimentazione e l’apertura dei muri per mettere a nudo - e poi sostituire - il vecchio sistema di cablatura. È inoltre il momento giusto per decidere cos’altro sostituire oltre ai cavi;
- secondo intervento: una volta scoperto il vecchio sistema di cablaggio si potrà procedere al vero e proprio lavoro di sostituzione, rimuovendo ciò che non è a norma e sostituendolo con materiali moderni e prestanti.
Una volta eseguito l’intero processo, basterà richiudere le brecce aperte per portare a termine il ricablaggio: di norma, il tutto si può effettuare dai 3 ai 5 giorni, statistiche che variano soprattutto in base alla dimensione dell’abitazione.
Rischi
Il ricablaggio è un’operazione che può cambiare il funzionamento di un’abitazione, e l’attuazione non è priva di rischi, i più comuni dei quali sono:
- elettrocuzione: dovendo maneggiare principalmente cavi, il rischio di ricevere scosse di entità anche seria è più che reale, soprattutto quando si affrontano le parti della casa ad alto rischio di umidità (bagni, lavanderie, ecc...)
- danneggiamento dell’ambiente: non dovrebbe succedere, ma gli incidenti capitano, e può dunque accadere che una disattenzione degli operai porti al danneggiamento dell’ambiente domestico in cui stanno lavorando; del resto il processo prevede un intervento molto radicale a livello strutturale, e non è raro che venga commesso un errore
Preinfilato: come massimizzare i vantaggi del ricablaggio
Il precablaggio è un’alternativa molto valida, ma il processo è piuttosto costoso per gli inquilini, comporta dei rischi per i lavoratori e blocca l’abitazione per qualche giorno. Esiste però una possibilità, poco utilizzata in Italia ma molto in voga all’estero, in grado di annullare quasi in toto questi problemi: si tratta del tubo preinfilato, particolare tipologia di corrugato che garantisce costi più bassi, un livello di sicurezza molto più elevato e delle tempistiche di esecuzione decisamente più contenute.
Inoltre, un tubo preinfilato garantisce una durata dell’impianto più estesa, e nessun tipo di manutenzione o controllo.
Conclusione
Da tutto ciò emerge che il cablaggio è una soluzione veramente utile, che a volte può risparmiare addirittura un cambio di abitazione, con la giusta pianificazione e le competenze adatte.
Abbiamo anche visto come esista una soluzione che può semplificare non poco l’intero procedimento, offrendo anche una spesa minore e rischi inferiori - sia ai lavoratori che agli inquilini: utilissimo per un procedimento di questo tipo, il tubo preinfilato è perfetto per cablare qualsiasi tipo di struttura già mappata con precisione, sia essa già dotata di un impianto o meno.