Nel momento in cui viene realizzato un impianto elettrico, ci sono due elementi fondamentali per garantire la sua messa in sicurezza: l'impianto di messa a terra e l'interruttore differenziale. Grazie a questi due elementi è possibile evitare situazioni critiche che in alcuni casi potrebbero addirittura sfociare nella morte di una persona.
Di seguito analizzeremo i passi da compiere per essere certi di avere un impianto di messa a terra sicuro.
Che cos'è un impianto di messa a terra
Prima di addentrarci nelle modalità operative per realizzare un impianto di messa a terra, cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando, partendo da un concetto fondamentale: ogni impianto elettrico che si rispetti deve avere un punto di dispersione delle masse elettriche e questo deve essere progettato in modo che non risulti pericoloso per le persone.
L'impianto di messa a terra ha proprio questa finalità, cioè quella di fare in modo che un'eventuale tensione di un conduttore che produce una scarica elettrica sia dispersa direttamente nel terreno.
L'impianto di messa a terra si rivela utile in tutti quei casi in cui un elettrodomestico, che generalmente non genera tensione, a causa di un difetto o malfunzionamento, dà vita ad una scarica elettrica che potrebbe comportare il rischio di folgorazione per una persona.
Realizzare un impianto sicuro
Per fare in modo che la messa a terra sia realizzata in modo efficace, è necessario che tutti i punti di una struttura metallica siano portati allo stesso potenziale elettrico del terreno, ossia ad un voltaggio pari a 0.
In questo modo tutti i rischi collegati ad una dispersione elettrica, dalla folgorazione al malfunzionamento di un oggetto elettrico, sono notevolmente ridotti. Negli ultimi anni si è assistito anche ad un notevole miglioramento della normativa in materia, che ha reso l'impianto di messa a terra obbligatorio non solo per le abitazioni private ma anche per gli edifici.
L'obbligo vale non solo per gli impianti elettrici ma anche per quello idraulico, quello di riscaldamento e per tutte le strutture temporanee impiegate, ad esempio, nei lavori di ristrutturazione.
I passi principali
Gli elementi fondamentali per realizzare un impianto di messa a terra che risponda ai requisiti normativi sono:
- un dispersore
- un cavo di rame che deve essere rivestito di una guaina giallo verde
- un tubo flessibile
- un collettore di terra o pozzetto
Fase preliminare: Scavare il pozzetto
Il primo lavoro che deve essere eseguito riguarda la realizzazione del pozzetto che dovrà logicamente essere eseguito ad interruttore spento.
Lo scavo del pozzetto dovrà avvenire ad una distanza di circa due metri dalle pareti esterne dell'abitazione o dell'edificio e dovrà essere rivestito con dei mattoni pieni in modo da permetterne l'ispezione all'occorrenza.
La distanza richiesta è importante in quanto permette di evitare che eventuali materiali presenti nel terreno oppure utilizzati durante la costruzione delle fondamenta possano andare a limitare la buona efficacia dell'impianto di messa a terra.
All'interno dello scavo dovrà poi passare una canalina con il cavo di rame giallo verde del circuito di terra.
Fase di inserimento, collegamento del dispersore e copertura finale
Una volta finito lo scavo, verrà posizionato il pozzetto a cui dovrà essere eliminato il fondo, in modo da avere visibilità del terreno sottostante: a questo punto dovrà essere inserito il dispersore, costituito da un palo di circa un metro realizzato in materiale resistente alla corrosione, che dovrà essere infisso nel terreno ad una profondità non inferiore ai 50 centimetri.
Il passo successivo consiste nel collegamento del dispersore al conduttore di protezione, tramite un apposito morsetto, in modo da raggiungere il collettore di terra posto in corrispondenza delle forniture elettriche.
Il pozzetto, infine, dovrà essere coperto con una lastra metallica.
L’importanza di un impianto efficiente
L'esempio tipico in cui interviene l'impianto di messa a terra è quello in cui un cavo di rame di un elettrodomestico si usura con il passare del tempo ed entra in contatto con la carcassa metallica dello stesso.
Se non fosse presente un impianto di messa a terra, o se non fosse perfettamente funzionante, l’interruttore differenziale salvavita potrebbe non agire, con il conseguente rischio di folgorazione.